
Se da un lato dopo l’addio di Matteo Renzi – in seguito alla sconfitta referendaria – si profila un governo tecnico e circola il nome di Romano Prodi, dall’altro la stampa internazionale evidenzia come l’Unione europea ha subito un altro duro colpo dopo le dimissioni di un premier decisamente pro-Ue, che potrebbe innescare un processo già ribattezzato Italexit. Secondo i quotidiani britannici in primis, i movimenti populisti e anti-establishment stanno guadagnando terreno in Europa e in tutto il mondo – e il futuro stesso di Bruxelles, potrebbe ora essere in gioco. Sta scendendo il valore dell’euro e gli esperti avvertono che la situazione potrebbe peggiorare perché gli investitori sono spaventati da una crisi bancaria a lungo termine proprio in Italia.
Del resto, Matteo Renzi – che è stato ricevuto in maniera informale dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella – aveva promesso di lasciare in caso di sconfitta elettorale e ha mantenuto la sua parola, in ogni caso grande è l’allerta come spiega Yunosuke Ikeda, manager presso Nomura Securities a Tokyo: “La sua sconfitta di fronte ai movimenti populisti riprodure le preoccupazioni per il resto d’Europa”. Il mese scorso Donald Trump ha vinto le elezioni degli Stati Uniti e la Gran Bretagna nel mese di giugno ha votato per lasciare l’Unione europea. Entrambe le votazioni sono stati visti come rifiuti dell’establishment.
“Ora c’è una possibilità che l’euro raggiunga la parità con il dollaro. Forse non subito, ma è una possibilità se non vi è certezza per quanto riguarda le nuove elezioni”, spiega a Bloomberg News Yannick Naud, dirigente di Banque Audi, un istituto di credito svizzero con sede a Ginevra. La stampa internazionale e gli esperti di politica estera sostengono quasi in maniera unanime che la sconfitta di Renzi rischia di far precipitare il paese in una nuova fase di incertezza politica e crisi economica.
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GM