Tragedia Chapecoense, un sopravvissuto aveva previsto tutto

(RAUL ARBOLEDA/AFP/Getty Images)
(RAUL ARBOLEDA/AFP/Getty Images)

In una lunga intervista al MailOnline, Valdecia Paiva, venticinquenne moglie del centrocampista Gil, uno dei calciatori della Chapecoense morti nell’incidente aereo della scorsa settimana, ha raccontato il complicato momento in cui ha dovuto spiegare alla figlia di 4 anni che il padre non sarebbe più tornato a casa. Tra le tante cose dette, la donna ha rivelato anche un particolare decisamente macabro e che riguarda uno dei giocatori sopravvissuti allo schianto, Helio Neto.

Il giocatore, grande amico della coppia, pare avesse sognato la notte prima della partenza di essere coinvolto in un disastro aereo, un incubo talmente angosciante da aver lasciato la propria moglie parecchio nervosa in vista della sua partenza verso Medellin: “Gil mi aveva appena telefonato dicendomi che stava salendo sull’aereo. Non riuscivo a stare ferma, pregavo Dio che facessero buon viaggio e gli ho detto di chiamarmi appena atterrato. Poi la moglie di Neto mi ha mandato un messaggio audio in cui era disperata, raccontandomi dell’incubo di Helio e chiedendomi di pregare per loro. Poi Simone (la moglie di Helio Neto n.d.r) ha ricevuto un messaggio via Whatsapp da un amico. Una poesia che parlava di ultimi saluti, cose del genere. Simone ha messo insieme l’incubo ed il messaggio e ha iniziato a temere che succedesse qualcosa di tremendo”.

C.C.