Massacrò i genitori, ecco cosa gli è accaduto in carcere

Igor Diana (web)
Igor Diana (web)

Igor Diana, 28 enne di origini russe residente a Settimo San Pietro (Cagliari), balzò agli onori della cronaca lo scorso maggio quando confessò di aver massacrato i propri genitori adottivi, Giuseppe Diana, 67 anni e Luciana Corgiolu, 62. Dopo un tentativo di fuga venne fermato dalla polizia con la quale ebbe anche uno scontro a fuoco. I dettagli sull’omicidio destarono molto scalpore. Igor uccise le persone che lo avevano cresciuto con tanto amore utilizzando un grosso coltello da cucina col quale tagliò le loro gole e inflisse ai loro corpi altre terribili ferite infierendo sui due ormai cadaveri. Inoltre, come emerse poi dalle indagini, rimase alcune ore a chattare su Facebook vicino ai cadaveri dei genitori appena massacrati. Igor disse di aver avuto “un impulso irrefrenabile” e di averli dovuti uccidere. Forse ha avuto lo stesso impulso ora mentre si trovava nel carcere di Cagliari dove qualche ora fa si è tolto la vita impiccandosi nella sua cella. Quando la polizia lo fermò disse: “Ho pensato di uccidermi, ma non ho trovato il coraggio. Sono consapevole di aver fatto un grosso errore e che per questo devo pagare”. Ora il coraggio lo ha trovato vinto probabilmente dal rimorso per quello che ha fatto. Ha aspettato che il compagno di cella si allontanasse per andare al cineforum e si è impiccato utilizzando i lacci delle scarpe che aveva assicurato alla finestra del bagno. L’avvocato Antonella Marras che difendeva Diana insieme al collega Federico Aresti spiega: “Era depresso, chiedeva aiuto. Lo avevo visto solo tre giorni fa e stava male, aveva bisogno di cure, come abbiamo sempre sostenuto. Il regime carcerario non andava bene per lui, ma la nostra istanza è stata respinta”.

F.B.