
In via Filottrano, a San Basilio (Roma) c’è stata una vera e propria rivolta popolare. Il motivo è presto detto e fa capire bene come sia la situazione in tante città e periferie italiane. Un appartamento di una casa popolare era stato sgomberato in seguito ad un’occupazione abusiva e questa mattina era tutto pronto per la consegna ai legittimi assegnatari. Peccato si trattasse di una famiglia di origine marocchina composta da madre disoccupata, padre operaio edile e tre bimbi rispettivamente di uno, tre e sette anni; un dettaglio questo dei piccoli presenti che non ha fermato la rivolta di chi voleva che quella casa fosse assegnata ad un italiano e non ad un extracomunitario. Sul posto sono intervenuti gli agenti della polizia locale di Roma Capitale dato che gli animi erano parecchio surriscaldati. Gli abitanti inferociti ripetevano frasi come queste: “Non vogliamo negri né stranieri qui ma soltanto italiani. Qui non vogliamo negri. Tornate a casa col gommone”. Però dietro a queste sceneggiate potrebbe esserci molto di più e di ben peggiore. Infatti secondo le forze dell’ordine a fomentare e creare dal nulla questa protesta potrebbe essere stato chi controlla e gestisce il business molto remunerativo delle occupazioni abusive. La famiglia marocchina, vittima incolpevole di questa situazione, ha deciso vista ciò che è accaduto di rinunciare ad abitare in un quartiere rivelatosi così apertamente e drasticamente ostile. I manifestanti sono stati tutti identificati dagli agenti e denunciati per resistenza e minacce a pubblico ufficiale, nonché per la violazione del decreto Mancino.
F.B.
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