
Justin Harris lasciò il figlio Cooper di soli 2 anni per ben sette ore all’interno della sua macchina a Vinings, in Georgia. Il suo però non fu un caso come talvolta se ne sentono di un padre che ha dimenticato il bambino in auto per un’amnesia improvvisa, un tremendo vuoto temporale e mentale. No, il suo caso è ben diverso. Infatti Harris lo fece di proposito. Dopo quelle sette ore in macchina il bambino morì di ipertermia mentre Harris al termine della giornata di lavoro aveva ripreso la macchina e ed era andato ad un appuntamento con degli amici. Solo allora fece finta di accorgersi del figlio morto sul sedile posteriore dell’auto inscenando per l’appunto di aver avuto un’amnesia. Le cose però da subito apparvero molto strane. E soprattutto non si capiva perché non avesse chiamato subito i soccorsi. Il giudice per le indagini preliminari Frank Cox lo riconobbe colpevole di omicidio volontario spiegando che l’uomo guidò per diversi chilometri prima di accertarsi delle condizioni del figlio, “nonostante il bimbo fosse morto da tempo e l’odore in macchina fosse travolgente”. Adesso è arrivata la sentenza definitiva che condanna Harris all’ergastolo. Durante il processo è emerso anche che mentre il figlio moriva nella sua auto lui inviava dei messaggi pornografici a ragazzine minorenni e soprattutto il giorno dell’omicidio l’uomo aveva cercato su internet quale fosse la temperatura giusta della macchina per causare l’ipertermia in un bambino.
F.B.
TUTTE LE NEWS DI OGGI – VIDEO