”Renzi deve andare avanti”

Matteo Renzi
Matteo Renzi (Photo by Jacopo Landi/NurPhoto via Getty Images)

Il risultato del referendum di domenica è stato così netto a favore del No che già un’ora e mezzo dopo la chiusura dei seggi il Presidente del Consiglio Matteo Renzi si era già dimesso. Come chiestogli dal Capo dello Stato Mattarella, Renzi rimarrà ancora in sella per qualche giorno, il tempo di organizzare il tutto, in vista poi delle future elezioni. Almeno fino all’approvazione della Manovra, dovrebbe rimanere in carica, per poi tornare a capo della guida del Pd ripartendo dal 40% ottenuto al referendum. Questo è quello che si è detto finora ed è il piano che porterà avanti Renzi nei prossimi giorni. Ma qualcosa potrebbe cambiare.

Già dopo il risultato negativo del referendum, l’ex Sindaco di Firenze aveva anche ipotizzato la possibilità di lasciare la guida del Pd ma molti dei suoi seguaci l’avrebbero convinto ad andare avanti. “Matteo non lascerà la guida del partito”, spiega un deputato a lui molto vicino. E anche il suo braccio destro, Luca Lotti, su Twitter scrive: “Tutto è iniziato col 40% nel 2012. Abbiamo vinto col 40% nel 2014. Ripartiamo dal 40% di ieri”. “Il Pd vuole che Renzi continui a fare il suo lavoro – aggiunge il capogruppo Ettore Rosato -. Tredici milioni di votanti vogliono che continui a fare suo lavoro. Abbiamo un segretario che sta facendo il suo lavoro, ieri ha dato un messaggio chiaro se voleva dire altro lo diceva”. Addirittura, anche la minoranza interna del Pd, quella che per capirci ha votato NO al referendum, non sembra intenzionata a chiedere il passo indietro di Renzi. Su tutti, le parole di Massimo D’Alema (“Se lui si dimettesse dovremmo fare un congresso ora, in un clima piuttosto avvelenato”) e Pierluigi Bersani(”Come aveva solennemente promesso la Carta dei valori del Pd nessun governo adesso oserà più impugnare la Costituzione per affermarsi, dividendo il Paese. Nel risultato di domenica c’è qualcosa in più. Avevamo visto per tempo che nel paese si muoveva un’onda di disaffezione e di distacco. Non abbiamo accettato di consegnare tutto questo alla destra. Adesso ci impegniamo per la stabilità e per una netta e visibile correzione delle politiche’‘).

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M.O.