
Si trova ricoverata in gravissime condizioni un’anziana 80enne di Floridia, nel siracusano, che ha denunciato di essere stata violentata in casa da un 30enne romeno. L’uomo si trova ora in stato di fermo con l’accusa di violenza sessuale: al momento i carabinieri della locale Tenenza e del comando provinciale di Siracusa non sembrano avere dubbi che sia stato lui a introdursi in casa, sabato scorso, e a violentare l’anziana. Resta da capire se l’ingresso nell’abitazione sia avvenuto attraverso un inganno o se la donna – attualmente ricoverata all’ospedale Umberto I di Siracusa – conoscesse il giovane
La vicenda ricorda da vicino quella di una donna di 87 anni che un mese e mezzo fa, a Chiari, nel bresciano, aveva denunciato lo stupro da parte di un romeno. L’anziana aveva spiegato che il 32enne romeno, finito in manette, si era introdotto nella sua abitazione: qui, dopo aver prelevato dalla cucina un coltello, si sarebbe diretto verso la camera da letto, dove la donna in quel momento stava dormendo. Il romeno avrebbe tappato la bocca dell’87enne con la mano, quindi sotto minaccia dell’arma l’avrebbe costretta a subire un rapporto sessuale. In seguito l’avrebbe minacciata di morte se avesse raccontato a chiunque quanto accaduto.
Dopo 39 giorni di carcere, il romeno era stato però scarcerato: era infatti emersa la verità, ovvero che il Dna ritrovato in casa dell’anziana è quello di un suo vicino di casa, che con lei avrebbe architettato il finto stupro per punire l’immigrato. Dopo il prelievo di saliva e l’interrogatorio ad alcuni vicini dell’anziana, è emerso il rapporto molto intimo tra questa e un 68enne vicino di casa.
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GM