Irruzione in una casa chiusa, quello che trovano è tremendo

(Websource/archivio)
(Websource/archivio)

I Carabinieri di Mestre hanno portato a termine l’indagine denominata “Freccia Gialla” e quello che hanno scoperto ha davvero dell’incredibile. Parliamo di un giro di prostituzione enorme gestito da cinesi e sviluppato in numerose città del nord Italia: Brescia, Milano, Venezia, Bergamo tra le altre. I militari, che hanno concluso l’indagine con sei ordinanze di custodia cautelare e due arresti, hanno scoperto che i tanti soldi guadagnati con lo sfruttamento di ragazze anche molto giovani venivano trasferiti da un paese all’altro a bordo dei treni ad alta velocità, in tutto il Nord Italia (da qui il nome dell’operazione Freccia Gialla). Il giro d’affari era di svariati milioni di euro. Gli inquirenti sono risaliti a circa 20 case chiuse, veri e propri bordelli che lavoravano 24 ore su 24 sviluppando in media 5mila euro di incassi al giorno per un totale di circa 150mila al giorno. E parliamo del budget di un solo bordello. Complessivamente era di circa 3 milioni di euro al mese, quasi 36 all’anno. Le ragazze coinvolte era tutte cinesi e tutte in tenera età. Venivano sfruttate loro malgrado e contro la loro volontà e dovevano subire quotidianamente soprusi e violenze sessuali con la costante paura di ritorsioni e vendette. Di fatto erano prigioniere dei bordelli nei quali lavoravano giorno e notte, praticamente senza sosta. Potevano uscire da lì solo quando i capi decidevano un loro trasferimento nella casa chiusa di un’altra città.

F.B.