Fucili spianati e auto in fiamme: “Sembrava di essere in un film”

(ritaglio video)
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Hanno svuotato il caveau della Sicurtransport e portato via oltre otto milioni di euro: questo il bilancio di una rapina avvenuta domenica sera a Catanzaro e durata appena venti minuti. Il commando, ben organizzato e composto da una quindicina di persone, dotate di armi da guerra, ha messo in atto incendi sulle strade di accesso e una ruspa per sfondare il muro della sede nella zona industriale di San Floro. Nella sede del caveau, poiché costretti ad agire molto celermente, i banditi hanno lasciato circa 40 milioni di euro, destinati a banche, attività commerciali e imprenditoriali private.

Ben tredici le auto usate dai rapinatori, che evidentemente non hanno tralasciato nulla: le ultime due sono state ritrovate ieri abbandonate nel letto del fiume Corace, e sono una Y10 e una Alfa 147. Le altre, rubate in altre province italiane come appurato dalle forze dell’ordine, erano state usate per essere date alle fiamme in mezzo alla strada e impedire l’accesso alla polizia. La banda, dunque, viene considerata come proveniente anche da zone diverse da quella di Catanzaro, ma che comunque può contare su dei basisti del territorio.

Nulla pare sia stato lasciato al caso, a partire dalla scelta di agire nella notte tra domenica e lunedì, mentre si procedeva allo spoglio delle schede per il referendum. I malviventi conoscevano bene le tempistiche e il territorio, oltre che le vie di fuga. Hanno prima messo fuori uso una centralina telefonica, per impedire che il sistema di sicurezza della ditta comunicasse l’allarme, quindi realizzato un dispositivo per disturbare le frequenze radio delle forze dell’ordine. I banditi – armati di fucili automatici – si sono poi procurati la ruspa e infine per coprirsi la fuga hanno usato i chiodi sulla strada e le auto bruciate.

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GM