
Dopo aver perso il referendum e annunciato le proprie dimissioni, Matteo Renzi perderà anche lo stipendio da Presidente del Consiglio. E così rimarrà senza entrate. A riferirlo è ‘Il Messaggero’ che spiega come la decisione di non accettare un reincarico, richiesto dal Presidente della Repubblica, lo espone ad un periodo di blocco politico senza salario.
Secondo invece ‘il Giornale’ alcuni sostengono che Renzi in quanto segretario del Pd avrebbe diritto a ricevere qualche soldo dal suo partito. Questo però significa che Renzi non può abbandonare la poltrona di segretario del Partito democratico. Qualche mese fa Renzi aveva spiegato candidamente di non guadagnare molto di più di quando era sindaco di Firenze. Nel 2016 il segretario del Pd ha dichiarato, in riferimento all’anno 2015, un reddito imponibile pari a 103.283,00 euro. A questi si aggiungono due villini (uno a Pontassieve e l’altro a Rignano), una comproprietà di un terreno coltivato ad Olivi, sempre a Rignano e un box nell’abitazione di Pontassieve. Nelle valutazioni dell’ex premier in questi giorni di fuoco rientrerà pure la questione salariale. Nella riunione di ieri avrebbe escluso l’ipotesi di abbandonare il partito e la segreteria dem. Il ragionamento dei renziani parte dal fatto che il Sì ha vinto soprattutto nelle regioni storicamente rosse e legate al Pd, come Toscana e Emilia Romagna: abbandonando il simbolo del Pd il rischio è che Bersani&co si approprino dello zoccolo duro.
C.C.