Fortuna, dichiarazioni choc della mamma in aula

Mimma Guardato (foto dal web)
Mimma Guardato (foto dal web)

Dichiarazioni scioccanti e sconcertanti quelli della mamma della piccola Fortuna Loffredo, la cui morte è avvenuta nel Parco Verde di Caivano il 24 giugno 2014. La donna ha parlato in aula durante il processo in cui sono imputati Raimondo Caputo e sua moglie Marianna Fibozzi. Le sue parole hanno lasciato tutti allibiti: “Mia figlia parlava ma non ha mai detto niente a me, alle maestre, alle assistenti sociali. Mi ha solo parlato di bruciori, davanti, e andammo dalla dottoressa che mi diede della pomata senza visitarla: io non credo alle violenze sessuali. L’unico errore fatto è stato non nominare un perito quando è stata fatta l’autopsia”. Sembra quasi che il muro di omertà sulle violenze sessuali e sugli abusi praticati in quel luogo voglia ergersi di nuovo a difesa di un terribile status quo.

Poi in aula ci sono stati attimi di tensione con il padre della vittima. Pietro Loffredo è stato infatti cacciato dall’aula 116 del Tribunale di Napoli proprio mentre veniva ascoltata Domenica Guardato. L’uomo ha sbottato urlando: “Bugiarda”, mentre la donna parlava del suo rapporto con lui e del rapporto di quest’ultimo con la figlia. “Quando è nata diceva che la bambina non era sua figlia”, ha detto Mimma Guardato scatenando la durissima reazione di Pietro Loffredo, che già in un’udienza precedente era stato ammonito dal giudice per intemperanza. Dopo l’allontanamento dall’aula di Pietro Loffredo, la madre di Fortuna ha proseguito spiegando che, dopo l’arresto dell’uomo nel 2009 per reati minori, i rapporti tra loro si sono «normalizzati».

F.B.

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