20.000 euro “regalati” al sindaco. Ecco lui cosa fa

Franco Metta (Websource/archivio)
Franco Metta (Websource/archivio)

Siamo a Cerignola, in provincia di Foggia, qui il sindaco Franco Metta, sovvertendo l’opinione pubblica del politico perennemente corrotto ha denunciato un tentativo di tangente a suo favore. L’uomo ha così descritto l’accaduto: “Una persona fisica, che ho immediatamente denunciato, ripresa dalle telecamere del Comune, mi ha consegnato quello che credevo fosse un pacco di biscotti natalizi, che invece conteneva del denaro. Cinque minuti dopo ho denunciato il fatto a Polizia e Carabinieri, che sono immediatamente intervenuti. La persona, con tanto di nome e cognome, è stata da me denunciata ed è indagata dagli inquirenti”. Insomma un gesto encomiabile, ma che allo stesso tempo dovrebbe essere routine per persone moralmente rette e che denuncia sicuramente un malcostume proprio di alcune frange del popolo italiano, che rincorre la corruzione in favore di piaceri personali a danno della collettività.

Il presunto pacco di pasticcini conteneva in realtà 20mila euro e sarebbe stato consegnato da un imprenditore, a detta del sindaco e del suo avvocato: “il 14 dicembre, l’uomo sarebbe stato ricevuto in Comune per presentare, insieme ad un socio, un progetto di finanza legato alla realizzazione del sesto lotto di discarica per Sia”. Probabilmente il tentativo di corruzione era dovuto ad alcuni permessi che quest’ultimo voleva ottenere. Rino Pezzano, vicesindaco di Cirignola ha così commentato il fatto: “Metta ha respinto un tentativo di corruzione. A prescindere dall’appartenenza politica di ciascuno di noi, bisognerebbe dimostrare unità di fronte al chiaro tentativo di infangare il nome e l’onestà degli amministratori della nostra città”.

Antonio Russo