Chi rinuncia alla pensione? Ecco perché non andremo al voto…

(ANDREAS SOLARO/AFP/Getty Images)
(ANDREAS SOLARO/AFP/Getty Images)

Sono molti tra quelli che hanno votato No al referendum a spingere per le elezioni anticipate ed immediate. Ma a parte i pochi che l’hanno detto apertamente, quali forza politiche vogliono davvero andare a votare subito? La realtà è molto diversa da quello che ci raccontano i rappresentanti dei vari partiti in tv e sui social network. Infatti 608 tra deputati e senatori perderebbero la loro poltrona ma soprattutto i contributi versati come parlamentari. In particolare sono “in pericolo” i parlamentari alla prima esperienza. Si tratta di 417 deputati sui 630 totali alla Camera e 191 su 315 al Senato. L’unica via d’uscita per loro? Rimandare il voto il più possibile, almeno fino a settembre 2017. Dopo quella data liberi tutti, la pensione e il vitalizio sono assicurati. Infatti il lauto assegno di pensione da parlamentare scatta dopo essere stati in carica almeno quattro anni, sei mesi e un giorno. Il fronte di chi vorrebbe rimandare il voto per assicurarsi l’entrata a vita è ampio e ovviamente trasversale a varie compagini politiche. Molti appartengono ai 5 Stelle, alcuni al gruppo misto e 209 sono parlamentari del Partito Democratico.

F.B.