In migliaia ‘pizzicati’ dall’autovelox: mano pesante dei vigili

(foto dal web)
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Ancora polemiche sull’autovelox fisso che si trova all’altezza della curva Bentsik, sul raccordo di uscita dalla tangenziale est di Padova verso il casello autostradale di Padova sud, nel territorio comunale di Albignasego. Nei giorni scorsi, sono partite 3500 lettere destinate ad altrettanti automobilisti residenti in ogni parte d’Italia. Il motivo è semplice: in tanti continuano a essere ‘pizzicati’ dall’autovelox e ora gli agenti di polizia locale Pratiarcati di Albignasego, che gestiscono la notifica e la riscossione delle sanzioni, vogliono provare a recuperare i soldi delle multe.

“O pagate la multa o saremo costretti ad avviare la procedura di riscossione coatta”, è l’intimazione dei vigili ai trasgressori, anche perché sembra che delle oltre tremila multe registrate ogni mese dall’autovelox ‘della discordia’, solo il 63% venga poi effettivamente riscosso. La preoccupazione maggiore consiste nell’individuare i veicoli stranieri, poiché la maggior parte di coloro che non pagano le multe hanno targhe estere, ma non mancano anche in questo caso decine di automobilisti italiani. Inoltre, a marzo di quest’anno un 67enne automobilista di Rovigo, è stato “pizzicato” dall’autovelox e il comando dei vigili urbani dell’Unione comuni Pratiarcati gli ha notificato una multa di 190 euro, ma l’uomo ha fatto ricorso al giudice di Pace, vincendolo e creando un precedente.

Due anni fa, il “regalo” di Natale del sindaco di Padova, Massimo Bitonci, era stato concedere “la grazia” ai propri concittadini e non multati sulle tangenziali che cingono la città. Gli otto autovelox installati lungo le strade avevano registrato ben 112.421 infrazioni per eccesso di velocità e quelle contravvenzioni vennero strappate. Difficile che un caso del genere possa oggi ripetersi, non solo perché Bitonci da qualche settimana non è più sindaco.

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GM