Clamoroso, cambiano le regole del matrimonio

(Websource/archivio)
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Circa dieci mesi fa, in Senato è stato presentato un disegno di legge che potrebbe riscrivere l’intero comparto di norme che regolano il matrimonio. Firmatari di questo intervento sono stati: Laura Cantini (Pd), Alessandra Bencini (ex M5S ora Idv), Monica Cirinnà (già relatrice del provvedimento sulle unioni civili, Pd), Daniele Borioli (Pd), Rosaria Capacchione (Pd), Valeria Cardinali (Pd), Stefano Esposito (Pd), Camilla Fabbri (Pd), Sergio Lo Giudice (ex presidente Arcigay, Pd), Alessandro Maran (Pd), Giuseppina Maturani (Pd), Mario Morgoni (Pd), Stefania Pezzopane (Pd), Francesca Puglisi (Pd) e Gianluca Rossi (Pd).

L’idea è quella di modificare praticamente una riga dell’articolo 143, comma secondo, del codice civile in materia di soppressione dell’obbligo reciproco di fedeltà tra i coniugi. Secondo i firmatari l’obbligo di fedeltà apparterrebbe un retaggio vecchio e consumato dell’Italia post secondo conflitto mondiale, ancora troppo legata e quindi influenzata dalla Chiesa e dal Papa. La Cantini, prima firmataria del provvedimento, spiega: “Un passo in avanti in tal senso, è stato fatto con le unioni civili che presentano un modello molto più avanzato che dovrà essere recepito dal codice civile”. Nella legge Cirinnà però, dopo numerose polemiche in merito è stato tolto dal testo originale la fedeltà sessuale come requisito di coppia. I detrattori ritenevano che ciò appartenesse e fosse quindi un’esclusiva del matrimonio tradizionale. Secondo la prima firmataria della proposta di legge però ciò vorrebbe dire che il tradimento sarebbe legale solo per le coppie omo e non per quelle etero, creando di fatto una disparità di trattamento ed è per questo che si è deciso di intervenire in tal senso.

Antonio Russo