“Hai il diavolo in corpo”, poi il santone abusava di loro

Mauro Cioni (foto dal web)
Mauro Cioni (foto dal web)

Lo chiamavano il “santone di Montecchio” di Cortona, l’ex prete finito sotto accusa da parte di un gruppo di donne appartenenti alla setta che lui stesso aveva fondato nel 1985. Per l’ex religioso Mauro Cioni la  corte d’assise, presieduta da Silverio Tafuro, ha disposto ora una dura condanna: 15 anni di carcere per i reati di riduzione in schiavitù e violenza sessuale. Per l’ex prelato è scattata anche l’interdizione perpetua dai pubblici uffici e tre anni di libertà vigilata. La vicenda riguarda cinque donne: alla ex prof che fece scattare l’inchiesta con la sua denuncia sono stati riconosciuti 20mila euro di risarcimento, altri 40mila euro verranno divisi tra le altre vittime.

Assolto “perché il fatto non sussiste” l’ex collaboratore di Mauro Cioni, Carlo Carli, accusato per gli stessi reati: i pm avevano chiesto per lui 12 anni. Durissime le accuse per l’ex religioso: viene ritenuto infatti responsabile di aver creato una vera e propria sudditanza psicologica delle donne nei suoi confronti, sfociata poi con il passare del tempo negli abusi sessuali. Le vittime lo accusano, tra le altre cose, di averle ricevute nello studio con pantaloni e mutande calate, chiedendo rapporti sessuali, soprattutto orali. Se si ribellavano o piangevano, Mauro Cioni arrivava a dir loro che erano possedute.

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GM