Nota al bimbo disabile, la mamma risponde così

(Websource/archivio)
(Websource/archivio)

“Oggi Adriano si è comportato male in classe… Anche se richiamato più volte ha continuato a fare dei piccoli rutti, disturbando la lezione”. Con questa nota disciplinare la professoressa forse pensava di aver fatto bene il proprio lavoro o forse è talmente stanca del proprio lavoro da non rendersi nemmeno conto di chi si trova davanti, delle caratteristiche peculiari dei suoi alunni, di chi per esempio ha delle disabilità e chi invece no. Il ragazzino autore delle “malefatte” ha 13 anni ed è per l’appunto un disabile affetto da un ritardo cognitivo grave dovuto a quello che gli accadde all’età di un mese quando un attacco di bronchiolite, un’infezione virale acuta, e la conseguente mancanza di ossigeno gli provocarono una lesione cerebrale che gli ha impedito per sempre di parlare e di scrivere. La mamma ha risposto così alla prof: “Ho sgridato Adriano per il suo comportamento. La nota positiva è che i rutti erano piccoli perché a casa li fa grandi”. Firmato: “La mamma”. La donna, 49 anni, ha poi spiegato: “Non sa neanche cosa sia una nota. Adriano reagisce così quando non è interessato a ciò che gli sta intorno. È il suo modo per comunicare che qualcosa non va… Appena ho letto la nota mi sono messa a ridere, poi però ho riflettuto. È un episodio emblematico di quello che spesso succede a scuola con ragazzi come Adriano. Nelle aule servono persone specializzate, capaci di andare incontro ai bisogni specifici degli studenti con disabilità più o meno gravi… Più si va avanti e più è difficile gestire questi ragazzi quando diventano adolescenti. E intanto si perde tempo prezioso. Se non vengono seguiti fin da piccoli poi peseranno ancora di più sul sistema sociale”.

nota-disabile-prof_13155751

F.B.

TUTTE LE NEWS DI OGGI – VIDEO