Sparita nel nulla: “Amava i suoi bimbi, non può averlo fatto”

Francesca Caputo (Websource/archivio)
Francesca Caputo (Websource/archivio)

“Papà la mamma non c’è più”. Con questa chiamata iniziò il dramma tuttora irrisolto di una famiglia di Voghera (Pavia). Era il 12 dicembre 1996 e quella flebile voce al telefono era quella di uno dei due figli di Francesca Caputo, casalinga di 33 anni che scomparve nel nulla senza lasciare alcuna traccia di sè. Sono passati ormai vent’anni e praticamente nulla si è scoperto sulla sua sparizione troppo in fretta etichettata come allontanamento volontario. Una tesi alla quale i suoi famigliari non hanno mai voluto credere. La sorella Ada spiega: “Non abbiamo più saputo nulla. I carabinieri non ci hanno dato più notizie, la trasmissione “Chi l’ha visto” potrebbe occuparsene solo se emergessero degli elementi nuovi. Noi la cerchiamo ancora. Ha lasciato due figli che, oggi, hanno 28 e 30 anni”. E sono proprio i figli la chiave della vicenda. Lei li amava immensamente e tutti giurano che non li avrebbe mai lasciati così, senza nemmeno una spiegazione. Quando sparì avevano 8 e 10 anni e il più piccolino avrebbe dovuto essere operato alle tonsille proprio pochi giorni dopo. “Non li avrebbe mai abbandonati” continuano a ripetere i parenti. Lo ripetono da 20 anni ormai così come continuano a ripercorrere i fatti di quel drammatico 12 dicembre. Secondo la ricostruzione dei carabinieri, la donna uscì di casa prima dell’alba, indossava fuseaux neri e un giaccone tinta ruggine. Portò con sè la borsetta, con pochi soldi. e soprattutto non lasciò biglietti. Un atteggiamento incomprensibile secondo la famiglia che ricorda che Francesca difficilmente prendeva un treno o un mezzo pubblico da sola e che spinge per sondare altre ipotesi investigative, ma rimane pressoché inascoltata da 20 anni.

F.B.