De Luca nei guai, ecco come voleva portare voti a Renzi

De Luca e Renzi (Websource/archivio)
De Luca e Renzi (Websource/archivio)

La Procura di Napoli ha aperto un fascicolo a carico del Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca. L’ipotesi di reato è quella di istigazione al voto di scambio. La vicenda è quella delle note frasi pronunciate da De Luca pochi giorni prima del voto referendario nel corso di un incontro con circa trecento amministratori locali ai quali chiedeva di darsi da fare in vari modi per far votare sì al referendum. De Luca, che poi una volta scoppiata la polemica derubricò tutto a semplici frasi goliardiche, aveva invitato in quell’occasione i sindaci ad inviare fax nei quali avrebbero dovuto indicare i voti “conquistati” e invitò anche ad offrire fritture di pesce e gite in barca pur di convincere ogni singolo elettore. E ad aggravare il tutto anche la spiegazione che conveniva far vincere il sì perché il sud sarebbe stato ricoperto di soldi e investimenti da Renzi. De Luca commentò così la vicenda: “Siccome sentivo poco entusiasmo per il referendum, ho detto fate appello alla gente, magari offrendo una cena, un viaggio. Ma non vi vergognate? La Regione non dovrebbe essere gettata nella paralisi per una battuta goliardica. Si è fatto appello ai sindaci per il porta a porta. E quale doveva essere l’appello di fronte a un referendum che non suscitava entusiasmo? Stiamo parlando di banalità. C’è da vergognarsi per aver trasformato una battuta, al termine di una riunione, in un problema di democrazia”.

F.B.

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