Macerata scossa dalla paura: “Tremava di nuovo tutto”

(TIZIANA FABI/AFP/Getty Images)
(TIZIANA FABI/AFP/Getty Images)

Quasi cinque mesi dopo, non si ferma la sequenza sismica nel Centro Italia, dopo i devastanti terremoti del 24 agosto prima, con epicentro nella zona di Amatrice, che ha provocato quasi 300 vittime, e di fine ottobre poi tra Norcia e l’Alto Maceratese. Domenica poco prima delle 14 c’era stata una scossa di magnitudo 4.3 nell’area di Castelsantangelo sul Nera, intanto lo sciame sismico si è riacutizzato soprattutto nell’area del maceratese, dove da ieri sera tante sono le scosse registrate.

Poco fa, la terra è tornata a tremare per ben due volte nel giro di pochi minuti, alle 14:37 e alle 14:40: la prima scossa è stata di magnitudo 3.4, seguita da una di magnitudo 3.7.  L’epicentro del sisma tra Pieve Torina e Fiordimonte, dove si registrano  in queste ore i maggiori movimenti tellurici. La gente – i pochi per la verità rimasti in questi borghi ormai abbandonati – è scesa in strada spaventata Scosse anche nella notte: le più forti si sono registrate nell’Alto Maceratese tra Fiordimonte, Monte Cavallo e Visso, e nel rietino a due chilometri da Amatrice. Il primo evento è stato di magnitudo 3.5, a una profondità di otto chilometri alle 22.47 di ieri sera, mentre nella notte, alle 4:54, la popolazione è stata svegliata da una scossa di magnitudo 3.8, a una profondità di sette chilometri.

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GIUSEPPE GABRIELE MASTROLEO