
Milena Ceres, coordinatrice dell’asilo “Baby World Bicocca”, ha concordato con il pm Daniela Bortolucci una pena di 2 anni e 9 mesi per i maltrattamenti inflitti a 14 bambini ospiti della struttura. Il gup ha concordato il patteggiamento, così la donna – protagonista di una vicenda che ha avuto una vasta eco mediatica – è riuscita a evitare il carcere. I metodi “educativi” utilizzati mettevano i brividi, come si evince anche dalle intercettazioni ambientali pubblicate dopo il suo arresto.
Anche per questa ragione, Ilaria Maggi, presidente della Via dei Colori, associazione che assiste le vittime di maltrattamenti, non è per nulla soddisfatta della sentenza: “Questa decisione è uno schiaffo per le famiglie, con una pena così breve la maestra, senza un giorno di carcere e in breve tempo, potrebbe tornare a esercitare la sua professione”. Resta indagato, invece, Enrico Piroddi, titolare dell’asilo e compagno di Milena Ceres, anche lui accusato di maltrattamenti sui bambini: l’uomo ha optato per il rito ordinario.
A dare il via alle indagini era stata una doppia denuncia, a inizio maggio, di due dipendenti che si erano dimesse andando poi dai carabinieri, per raccontare degli abusi che avevano visto subire dai piccoli: erano state installate delle telecamere a circuito chiuso e fatte delle intercettazioni. Così, il 27 luglio scorso, i carabinieri avevano appurato le violenze e in particolare avevano visto Monica Ceres dare un morso sulla guancia di un bambino. La maestra è ai domiciliari da allora, ma ora i suoi legali ne chiederanno sicuramente la revoca, puntando sull’affidamento in prova ai servizi sociali per tutta al durata della pena.
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GM