
Giuseppe Granata, brigadiere carabiniere, come tutte le mattine si era alzato ed era andato a lavoro, ma arrivato all’esterno della caserma dell’Arma di Battipaglia ha deciso di fermarsi. Giunto all’esterno dell’edificio, infatti, ha impugnato la pistola e si è sparato alla tempia suicidandosi. L’uomo, classe ’63, originario di Villaricca, lascia una moglie e due figli di 25 e 26 anni. La famiglia, residente ad Amantea è stata raggiunta dalla terribile notizia poco dopo. Il brigadiere prestava servizio presso il Nucleo Investigativo di Napoli, non si conoscono ancora le ragioni di tale gesto ne il perché abbia scelto come luogo per mettere in piedi il proprio suicidio proprio quella caserma di Battipaglia. Chi lo conosceva racconta di lui come un uomo retto moralmente, che non aveva mai avuto guai con la giustizia e sul lavoro era sempre stato irreprensibile. Intanto gli inquirenti indagano per capire cosa lo abbia spinto a fare ciò. Scioccati moltissimi passanti, che atterriti hanno assistito involontariamente all’intera scena senza poter fare nulla. Il corpo è stato rinvenuto questa mattina nel suo suv Daihatsu.
Antonio Russo