
Il capitano Fabiano Gentile, direttore del laboratorio di analisi scientifiche del Ris di Parma, è stato ascoltato durante la nona udienza del processo in corso davanti alla Corte d’Assise di Udine contro Giosuè Ruotolo, unico imputato per il duplice omicidio dei due fidanzati Teresa Costanza e Trifone Ragone. Le rivelazioni sono piuttosto importanti e cambiano ancora una volta lo scenario di questa intricata vicenda. Infatti in base agli esami effettuati non ci sono tracce di Dna delle due vittime sui campioni raccolti sui vestiti e nell’auto di Ruotolo. Così come non ci sarebbe alcuna sua traccia biologica sul bossolo del proiettile che li ha uccisi. L’avvocato Giuseppe Esposito, uno dei legali del collegio di difesa, ha commentato così questa deposizione: “È un elemento fortemente significativo. Sul bossolo trovato in auto c’è un profilo genotipico appartenente a una delle vittime e un altro profilo genotipico minoritario, ma comunque utilizzabile per il confronto, che non appartiene a Giosuè Ruotolo”. Il punto è stato messo a segno dunque dalla difesa. Ora l’accusa tornerà all’attacco con altri elementi a carico di Ruotolo. Ma viene da chiedersi: questa vicenda avrà mai una fine che dia certezze alle famiglie dei due ragazzi uccisi e alle famiglie degli indagati?
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F.B.