
Il caso è esploso qualche giorno fa, ma adesso è divenuto oggetto di interrogazione in Regione: un 37enne è morto per un’emorragia perchè sia all’ospedale Vito Fazzi di Lecce che al Perrino di Brindisi l’angiografo, uno strumento che avrebbe potuto salvargli la vita, non funzionava. I fatti sono stati denunciati da Luigi Manca, medico e consigliere regionale per i Conservatori e Riformisti di Raffaele Fitto: “Una giovane vita stroncata non per negligenza dei medici, che spesso non vengono messi nelle condizioni di lavorare in modo efficiente, ma da quei livelli assistenziali che, appunto, vengono garantiti solo sulla carta”.
Manca ha pubblicato su Facebook un articolo sulla vicenda e vuole vederci chiaro: “La Asl di Brindisi avvia un’indagine interna. Io invece continuerò la mia attività sul delicato caso in questione. Sia chiaro che non si cerca il colpevole che magari non c’è, ma si chiede che funzionino sempre ed ovunque i servizi che una Sanità degna dovrebbe offrire ai cittadini”. Ora – insieme a un altro consigliere, Saverio Congedo – si rivolge proprio al presidente della Regione, Michele Emiliano: “La gravità del quadro clinico è emersa chiaramente ma i medici intervenuti non hanno potuto agire con immediatezza, perché l’angiografo (strumento assolutamente necessario in casi critici) presente nella Neuroradiologia non era funzionante; solo dopo tre ore è stato disposto il trasferimento del paziente presso l’ospedale ‘Perrino’ di Brindisi, a 40 chilometri di distanza, dotato di idonea strumentazione: ma anche lì la strumentazione non era in funzione”.
I consiglieri ci tengono a chiarire: “La successiva morte del paziente forse sarebbe stata comunque inevitabile, alla luce della gravità del malore. Ma la sconcertante sequenza di disfunzioni e guasti ha avuto comunque un ruolo inquietante, ed evidenziato una allarmante carenza in strutture pure ritenute d’eccellenza sia a livello di dotazione strumentale che di organizzazione complessiva, soprattutto inerente le situazioni di emergenza”. Da qui la richiesta a Emiliano se sono rispettati i livelli essenziali di assistenza, se la Regione è a conoscenza delle condizioni della strumentazione, se e quante risorse vengono destinate all’acquisto e alla manutenzione degli strumenti diagnostici.
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GM