In vacanza con la figlia morente: nel viaggio un nuovo dramma

(Websource / Mirror)

Avevano vagheggiato quel viaggio in Lapponia da tanto tempo: sarebbe stato il loro regalo alla figlioletta di quattro anni, malata terminale. Invece si è trasformato in un nuovo incubo: poco prima di arrivare in aeroporto per imbarcarsi, infatti, hanno scoperto che anche la sorellina della piccola è affetta dalla stessa malattia, il morbo di Batten. Un altro colpo durissimo e crudele per Gail e Matthew Rich, una giovane coppia residente in Inghilterra.

Il sogno di Nicole, la bimba colpita da quella terribile malattia degenerativa, era quello di conoscere Babbo Natale in Finlandia. E i suoi genitori, dopo tanti sacrifici e rinunce, e grazie alle donazioni di tante persone generose, l’avevano realizzato. Finalmente qualche giorno sereno e spensierato anche per loro! Gail, 39, e Matthew, 29, per la prima volta dopo tanto tempo si erano sentiti quasi felici. La scorsa settimana, però, hanno ricevuto una telefonata che ha ancora una volta stravolta la loro vita: mentre erano in viaggio verso l’aeroporto, come detto, il loro medico li ha chiamati per informarli che Jessica, l’altra figlia di appena un anno, è affetta dalla stessa malattia rara. L’esame del sangue a cui l’avevano sottoposta a scopo precauzionale ha rivelato che anche lei soffre di quel terribile disturbo genetico. Come molti di voi sapranno, il morbo di Batten blocca la funzione metabolica del cervello, con­dannando chi ne è colpito una regressio­ne inesorabile: i bambini smettono di cam­minare, di parlare e di alimentarsi autono­mamente; la vista cala e poi scompare; e la morte arriva prima dell’adolescenza. “Ho pianto durante tutto il volo – ricorda la mamma – , poi Matthew mi ha detto che dovevamo essere forti e pensare alla felicità delle nostre figlie. E’ stata la settimana più difficile della mia via. Ma dovevamo ricordare perché ci trovavamo lì, e volevamo trascorrere qualche giorno sereno con le nostre bimbe”. La loro speranza, adesso, è che avendo diagnosticato la malattia di Jessica in tempo possano rallentarne il decorso e allungarle un po’ la vita. “Sappiamo che ormai è troppo tardi per Nicole – conclude Gail – ma speriamo di fare qualcosa per Jessica”.

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EDS