Ecco chi c’è dietro il business delle bufale online

Una recente bufala online (screenshot)

In base a un’inchiesta, dietro al business delle bufale pubblicate da vari siti web ci sarebbe la società Edinet, di cui Matteo Ricci Mingani è l’amministratore delegato. Lo affermano Paolo Attivissimo e David Puente, per i quali siti come Gazzettadellasera.com, Liberogiornale.com, News24europa.com e News24tg.com, sono tutti della stessa società editoriale con sede in Bulgaria, ma Mingani – contattato da ‘Repubblica’ – si difende: “Non c’entro nulla, ho girato tutto agli avvocati”.

Spiega l’editore: “Di quei siti gestisco solo i server ma non pubblico niente direttamente né sono responsabile di ciò che pubblicano. Se l’autorità giudiziaria dovesse chiedermeli, sono pronto a dare nomi e cognomi dei proprietari”. Matteo Ricci Mingani è noto per le sue simpatie di ultradestra e nel 2012 si fece conoscere per aver presentato denuncia al comando dei Carabinieri di Albenga (Savona) contro Giorgio Napolitano e Mario Monti, oltre che tutti i ministri e membri del Parlamento per “attentato contro l’integrità, l’indipendenza o l’unità dello Stato”; “attentato contro i diritti politici del cittadino” e “usurpazione del potere politico”.

Mingani, dopo essersi difeso, contrattacca: “Su quei siti lì si va a guadagnare 30-40-50 centesimi ogni mille visitatori. Chi ci guadagna di più sono siti come Bufale.net o il sito di David Puente che utilizzano le bufale degli altri per fare traffico”. Poi spiega: “Prendo una percentuale su quello che guadagna un web master. Ci sono tipologie di banner in cui guadagno di più e altre in cui la mia provvigione è minore”. L’ad di Edinet mette i suoi siti allo stesso livello di quelli dichiaratamente satirici: “Su LiberoGiornale.com c’è un disclaimer dove dice chiaramente che è tutto inventato. Del resto anche Lercio, per esempio, fa lo stesso…”.

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GM