
L’Inps lo riteneva un “incapace di deambulare autonomamente”, in realtà un 73enne è stato sorpreso dalla Guardia di Finanza di Lecce mentre passeggiava, guidava l’auto e faceva la spesa. In sostanza, secondo i finanzieri, la sedia a rotelle gli serviva soltanto quando doveva comparire davanti alla commissione medica chiamata a confermargli l’invalidità. Gli investigatori – coordinati dalla pm Donatina Buffelli – lo hanno osservato e ripreso mentre svolgeva ogni tipo di attività: le indagini sono durate otto mesi, alla fine gli inquirenti hanno deciso di porre fine alla truffa.
Così, oltre all’anziano, nei guai sono finiti anche tre medici salentini, che avrebbero falsamente attestato il perdurare della sua invalidità. Devono ora rispondere di falso ideologico in certificati e concorso in truffa. Il 73enne, che si è visto sequestrare beni per 25mila euro, corrispondenti alla cifra indebitamente percepita negli anni in cui si è finto malati, messo di fronte all’evidenza dei fatti, ha continuato a negare ogni responsabilità, arrivando a teorizzare che in alcuni momenti particolari, grazie all’uso di alcuni potenti farmaci, poteva superare l’invalidità ed effettuare tutti i movimenti.
Per l’uomo è stata disposta anche la revoca dell’invalità, mentre i tre medici sono stati anche segnalati all’Ordine di appartenenza, affinché valuti eventuali provvedimenti disciplinari a loro carico. Non è raro che la Finanza faccia emergere vicende eclatanti che riguardano falsi invalidi.
GM