Esplode un autobus: terrorismo, incubo senza fine

L’attentato in Turchia (Twitter)

Un autobus è esploso questa mattina all’esterno dell’università di Erciyes nella provincia di Kayseri, nel centro della Turchia. Fonti ospedaliere parlavano in un primo momento di almeno 25 feriti, mentre un secondo bilancio parla di 13 morti e 48 feriti. Sull’autobus viaggiavano civili ma soprattutto militari in permesso per il fine settimana e a quanto rivelano Bbc e Al Jazeera a causare l’esplosione sarebbe stata un’autobomba, parcheggiata alla fermata degli autobus. La dinamica è confermata anche dal vice pm turco, Kaynak.

Appena una settimana fa, in un doppio attentato fuori lo stadio di calcio di Istanbul sono morte 44 persone, i feriti sono stati circa 150. La prima esplosione si è verificata vicino ad un centro commerciale a piazza Taksim a Istanbul. La seconda vicino al Vodafone Stadium della squadra di calcio del Beksitas, due ore dopo la fine di una partita. Sul posto sono accorse diverse ambulanze e numerose auto della polizia. L’attentato è stato rivendicato dagli estremisti curdi del Tak.

L’attacco è arrivato proprio nel giorno in cui il Parlamento ha iniziato a esaminare il pacchetto di riforme costituzionali che porteranno la Turchia a essere una Repubblica Presidenziale. Non si è fatta attendere la reazione di Ankara, con una dura rappresaglia e arresti a raffica nei confronti di membri del HDP, il Partito Democratico dei Popoli, che unisce forze filo-curde e forze di sinistra.

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GM