
Lo sport è vita e lo sa bene un giovane 17enne colombiano, che quest’anno festeggerà il Natale con un sorriso in più. Dopo due anni passati a combattere la malattia, intatti, questo giovane potrà finalmente fare ritorno nella su Colombia, lì dove il fratellino, il 12 dicembre del 2011 si è spento. Il ragazzo a soli 15 anni si trasferisce in Italia, a Pordenone dalla madre che viveva lì da 9 anni (fino a quel momento era stato accudito dalla nonna, che per lui era stato una seconda mamma). Cresce subito la passione per il calcio sporta amatissimo in Colombia almeno quanto in Italia. Il suo allenatore dice che è bravo, poi però qualcosa non va, il male si ripresenta e con una sfacciataggine assurda presenta un inspiegabile conto al 17enne. Sono momenti di sconforto, ma il giovane si fa forza e comincia a combattere, seguito dall’equipe dell’Area Giovani del Cro di Aviano si sottopone a chemio e radioterapia e oggi dopo due anni può finalmente festeggiare la propria guarigione con la consapevolezza che il calcio gli ha salvato la vita stanando, stavolta, il male appena in tempo per sconfiggerlo.
Antonio Russo