
L’iniziativa di un preside di una scuola elementare di Thiene (Vicenza) ha destato parecchio scalpore e sta facendo molto discutere. Per far capire ai piccoli alunni cosa significa provare i morsi della fame il dirigente scolastico ha organizzato un “no merenda day”. “Questa iniziativa fa parte del progetto “Uno sguardo verso l’altro” inserita nel piano dell’offerta formativa”, ha spiegato il preside dell’istituto comprensivo Francesco Crivellaro. L’iniziativa prevedeva che i bambini si portassero da casa solo una bottiglietta d’acqua e 50 centesimi da depositare all’interno di diversi salvadanai che poi verranno destinati a una scuola in Libano, per bimbi siriani scappati dalla guerra. “Chi ha voluto comunque mettere la merenda nello zaino del proprio figlio è stato libero di farlo. Nessuno ha posto obblighi”. Eppure le polemiche non sono mancate. Molti genitori non solo non hanno aderito al “No merenda Day”, ma hanno anche apertamente espresso il loro dissenso dicendo che non è con queste iniziative che si può comprendere la fame e che al contrario si tratta di un atto diseducativo. Tutti d’accordo invece gli insegnanti che, oltre alla donazione, hanno rinunciato anche al caffè.
F.B.
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