
Avrebbero agito per gioco i tre giovani che hanno ucciso un pensionato di Siracusa, Giuseppe Scarso, deceduto dopo due mesi e mezzo di agonia. L’uomo, 80 anni, venne brutalmente picchiato e poi dato alle fiamme da dei giovani, ai primi di ottobre. Una scena che sembra tratta dal celebre film ‘Arancia meccanica’: il gruppo avrebbe fatto irruzione nell’abitazione della vittima. Addirittura i balordi avevano provato a bruciare vivo Giuseppe Scarso ben due volte nel giro di sole 48 ore, prima di riuscirci al terzo tentativo, e la cosa lascia capire come questo barbaro atto sia stato premeditato.
La polizia di Siracusa, su ordine della locale Procura della Repubblica, ha fermato nelle scorse ore un 18enne siracusano, ora accusato di omicidio in concorso. Un secondo fermo è stato ordinato dai pm nei confronti di un altro giovane del posto, che al momento però risulta irreperibile. Un terzo giovane invece è al momento solo indagato. “Una ragazzata trasformatasi in tragedia”, ha commentato infatti Rosalba Stramandino, capo della squadra mobile di Siracusa che ha seguito le indagini.
L’accusa nei loro confronti è aggravata dai futili motivi e dalla reiterazione delle vessazioni: anche in precedenza, infatti, il terzetto si sarebbe introdotto in casa dell’uomo, divertendosi a molestarlo. Gli inquirenti spiegano che quanto accaduto è davvero difficile da concepire: “Quello che lascia sgomenti è l’assenza di movente. È stata una ragazzata evidentemente sfuggita di mano e finita nella maniera più drammatica”.
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GM