
C’è un’inattesa novità riguardo al grave attacco avvenuto ieri sera intorno alle 20 a Berlino, dove un lungo camion scuro, simile a quello usato nella strage di Nizza, è corso all’impazzata e travolto numerose persone in un mercatino di Natale. Il 23enne profugo pakistano, al cui arresto si sarebbe arrivati anche grazie al contributo di un passante, potrebbe non avere nulla a che vedere con l’attentato. “Abbiamo un nuovo stato di cose: il vero attentatore è ancora armato e a piede libero e può causare nuovi danni”, dicono infatti fonti della polizia tedesca e sul profilo Twitter ufficiale si legge: “L’uomo temporaneamente sospettato e arrestato nega ogni accusa”.
Inoltre, il capo della polizia di Berlino, Klaus Kandt, ha confermato nella conferenza stampa in corso nella capitale tedesca con il sindaco della città di “non poter dire che l’uomo arrestato ieri sia l’autista” del tir. Si rende noto, invece, che il camion ‘protagonista’ dell’attacco, che ha provocato dodici morti, è partito dall’Italia lo scorso 16 dicembre: il proprietario della ditta di trasporti Ariel, con sede a Gryfino nella Polonia nordoccidentale, regione di Stettino, ha rivelato infatti che il mezzo pesante era partito da Torino carico di elementi di acciaio da scaricare nella città tedesca. In ogni caso, non ci sarebbe alcun collegamento tra il presunto attentatore e il nostro Paese.
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GM