Il sistema immunitario funziona “troppo bene”: ecco le conseguenze

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Il sistema immunitario umano ha l’importantissimo compito di difendere il corpo da virus e batteri che potrebbero in qualche modo danneggiare le cellule ed i tessuti. Un suo funzionamento eccessivamente “zelante” potrebbe però creare più di un problema. Il caso è quello di Laura Wilson, giovane mamma il cui apparato immunitario considera i bambini che ha in grembo come “intrusi”, attaccandoli con i suoi anticorpi. Questa malattia, chiamata trombocitopeina neonatale alloimmune (NAIT) ha portato dei gravi danni al suo primogenito, Raife, che è nato con sole 8 piastrine a fronte delle 300 che dovrebbe avere un qualsiasi neonato. Il problema gli ha causato emorragia cerebrale e, successivamente, una grave paralisi. Alla donna era stato detto che qualsiasi altro bambino avesse partorito avrebbe subito gli stessi problemi ma incredibilmente, dopo una seconda gravidanza terribile passata interamente su un letto, è nata la piccola Roma perfettamente in salute.

Raife finalmente può avere una sorellina ma, nel caso la donna decidesse di avere un altro bambino, insieme al marito ha deciso di utilizzare una madre surrogata. Laura ha infatti trasmesso la sua sindrome anche a Raife ed il suo sentirsi in colpa ha di certo inciso su questa sua decisione per il futuro. “Il mio bambino era allergico al mio corpo, il mio corpo l’ha attaccato. Mi sento davvero colpevole”. Appena nato il bambino sembrava in salute, ma il test del sangue, effettuato per precauzione dopo che la sorella maggiore era stata trovata affetta da meningite a sei settimane dalla nascita, ha rivelato lo scioccante numero di piastrine. Per farne aumentare il numero sono state necessarie diverse trasfusioni, facendole salire prima a 30 e poi alla quantità normale. Solo una volta effettuata un’analisi del sangue anche dei genitori si è arrivati alla diagnosi della NAIT. Raife è cresciuto con una paralisi celebrale che gli ha portato problemi agli arti inferiori ma, seppur dopo 23 mesi, è riuscito comunque ad imparare a camminare. Ad oggi, però, correre e giocare in movimento è totalmente al di fuori delle sue possibilità ed è stato costretto ad indossare gli occhiali dall’età di 5 anni. La gravidanza di Roma è stata però diversa, con Laura costantemente sotto controllo ed il rilascio di immunoglobuline nel sangue per evitare l’attacco alla bambina. Dopo una puntura lombare, Roma è nata con parto cesareo ed ad oggi gode di ottima salute. La famiglia sta però raccogliendo tramite beneficenza una somma tale da poter garantire a Raife un trattamento da effettuare in Missouri per ridurre gli effetti della paralisi cerebrale. Costo? 45mila sterline. Il trattamento gli permetterebbe di camminare indipendentemente e cambiare così completamente la sua vita.