Ecco come capire subito se si è a rischio infarto

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Per stimare il rischio cardiovascolare in assenza di sintomi e dunque in pazienti apparentemente sani oggi si ricorre principalmente alla misurazione della pressione e all’osservazione dei livelli di colesterolo. Un team di ricerca finanziato dalla British Heart Foundation ha però messo a punto un altro metodo che sarebbe rapido e molto affidabile. Si tratta di un semplice esame del sangue nel quale si andrebbe a ricercare il livello di troponina, una proteina rilasciata quando il muscolo cardiaco è danneggiato. Gli scienziati britannici hanno scoperto che gli uomini con livelli più alti di troponina nel sangue sono più a rischio infarto o cardiopatia degli altri fino a 15 anni dopo. Mettendo alcuni di questi uomini ad alto rischio in trattamento preventivo (con statine), si è visto ridurre notevolmente il rischio e anche i livelli di troponina. Per ora lo studio ha riguardato soltanto gli uomini, ma i medici sono sicuri di poter estendere la ricerca e la sperimentazione anche alle donne. David Newby, fra gli autori del lavoro pubblicato sul ‘Journal of the American College of Cardiology’ spiega: “La troponina è come un barometro della salute del cuore. Se si alza è male e il tuo rischio di problemi cardiaci aumenta. Se scende va bene”.

F.B.