Pesante accusa al Ministro del Lavoro Poletti

Giuliano Poletti (Photo by Andrea Ronchini/Pacific Press/LightRocket via Getty Images)

Il ministro del Lavoro Giuliano Poletti nelle scorse ore ha fatto molto discutere per alcune sue parole pesanti nei confronti della cosiddetta fuga dei cervelli dall’Italia all’estero. “Se 100mila giovani se ne sono andati dall’Italia, non è che qui sono rimasti 60 milioni di ‘pistola’ – aveva attaccato -. Bisogna correggere un’opinione secondo cui quelli che se ne vanno sono sempre i migliori. Se ne vanno 100mila, ce ne sono 60 milioni qui: sarebbe a dire che i 100mila bravi e intelligenti se ne sono andati e quelli che sono rimasti qui sono tutti dei ‘pistola’. Permettetemi di contestare questa tesi”. Non contento, Poletti aveva anche aggiunto un’ultima stilettata destinata a far molto discutere: “Conosco gente che è andata via e che è bene che stia dove è andata, perché sicuramente questo Paese non soffrirà a non averli più fra i piedi”. Il tutto mentre a Berlino si è compiuta l’ennesima strage di matrice islamica che ha peraltro coinvolto anche una nostra ragazza residente nella capitale tedesca. Parole che dunque sembrano stonare in un momento così delicato. In difesa degli italiani all’estero ed in particolare di Fabrizia Di Lorenzo, 31 anni, la ragazza dispersa dopo l’attacco al mercatino di Berlino, c’è la giornalista Barbara Palombelli, con un post pubblicato su Facebook: “Una ragazza di Sulmona dispersa a Berlino, vittima della strage. E un ministro del lavoro che si dovrebbe sotterrare dalla vergogna. Come si fa a dire “meglio levarseli di torno???”. Mi viene da piangere”.

M.O.