
Natale amarissimo per Silvio Berlusconi e la sua famiglia. Infatti il gruppo francese Vivendi guidato dal produttore bretone Vincent Bollorè ha annunciato di aver rastrellato sul mercato, alla data del 22 dicembre 2016, il 28,8% del capitale sociale e il 29,94% dei diritti di voto di Mediaset. Una scalata che appare inarrestabile e di fronte alla quale Berlusconi ha reagito in modo molto veemente con queste parole: “Ci troviamo nell’assurda situazione di non poter fare acquisti di azioni perché la legge italiana impone che un socio possa comprare solo il 5 percento all’anno. I francesi hanno avuto buon gioco ad acquistare il 29% e noi siamo costretti a restare fermi al 40 percento. Per arrivare al 51 percento spero che quei comitati per la difesa dell’italianità di Mediaset possano portarci a contare sul voto di circa il 20 percento delle azioni che sono nelle mani di differenti azionisti. Siamo davanti a una scalata ostile e proveremo a resistere”. A quanto trapela ci sarebbe un piano del governo per difendere Mediaset. L’idea è quella di far entrare la Cassa depositi e prestiti (Ministero del Tesoro) in Telecom, pareggiare la quota di Vivendi e sventare così la vendita del gruppo telefonico ai francesi di Orange: un modo per trattare con Bollorè ad armi pari e provare ad evitare la perdita dell’ennesima grande azienda italiana.
F.B.