
Sta commovendo un’intera comunità la vicenda di Giuseppe Callari, 45 anni, ex impiegato dell’Inps, di Imperia, malato terminale: l’uomo, quando ha saputo che non c’era più nulla da fare, ha chiesto alla sua compagna, Consuelo Cartisano, di 35 anni, di sposarlo, poi nel giro di qualche ora è entrato in coma ed è morto. Il matrimonio, viste le gravi condizioni in cui versava l’uomo, si è svolto l’altro ieri nella sua abitazione, poi a poco tempo dal fatidico sì la situazione è precipitata. La vicenda è stata raccontata dal fratello di Giuseppe Callari, Fabrizio: “I medici ci avevano detto, proprio in questi giorni, che non sarebbe arrivato a Natale. Noi abbiamo preferito non riferirgli nulla, ma lui che è intelligente, ha capito ed ha quindi espresso il desiderio di sposarsi”.
Presidente della locale Unione Italiana dei Ciechi ed Ipovedenti, Giuseppe Callari era molto stimato: “Era sempre disponibile e in prima linea quando si trattava di ascoltare gli altri. Ha dato il suo tempo a questa sezione in modo completo. Nonostante la malattia, il 16 dicembre scorso ha preso parte all’ultimo consiglio dell’ente. Una persona di alta stima in grado, vista la sua cecità parziale, di fornire sempre i percorsi e consigli più adatti da seguire”. La vicenda ricorda quella di Chiara Coldebella, giovane donna di 36 anni, mamma di 3 figlie. La donna era affetta da un tumore molto raro, che gli è stato diagnosticato poco dopo la nascita della sua terza creatura che ha 6 mesi. Dopo aver convissuto a lungo con Silvano Dal Maistro, Chiara Coldebella aveva deciso di sposarlo cinque giorni prima di morire.
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GM