George Michael ed il più grande, terribile amore della sua vita

(Websource/.thesun.co.uk)

Andros Georgiu, un compagno di infanzia di George Michael, dichiara di essere una delle prime persone alle quali il cantante dichiarò a suo tempo la propria omosessualità, ed una delle prime ad aver conosciuto della sua relazione con il brasiliano Anselmo Felappa. Ora Andros, 50 anni, racconta della vicenda, parlando anche del momento in cui disse lui stesso alla popstar che il suo amato Anselmo era morto: “Un giorno, nel 1988, mentre George Michael stava girando un video, mi prese da parte chiedendomi di incontrarci nel nostro ristorante cinese preferito. Quando entrò, sembrava molto nervoso. Fu solo dopo diverse bottiglie di vino in seguito alle quali ci ubriacammo che mi rivolse le seguenti parole guardandomi dritto negli occhi: ‘Andros, devo dirti qualcosa. Sono gay’. Ero sbalordito. Perché non me lo aveva mai svelato prima? Ordina una doppia vodka e stetti lì seduto per due ore, mentre lui svuotava il suo cuore. Mi disse che era stato più difficile che dirlo ai suoi genitori(cosa che non avrebbe fatto se non sei anni dopo). George aggiunse che svelarmi questa verità lo avrebbe aiutato a fare lo stesso con i suoi fan. Aveva le lacrime agli occhi. Gli chiesi se non desiderasse avere dei figli, e Yog, come lo chiamavo affettuosamente, rispose che era un peccato, ma lui era un uomo gay e gli omosessuali non possono avere figli.

L’incontro che cambia la vita

“Pochi anni dopo, nel 1991, Yog andò a Rio de Janeiro in tour, ed io con lui. Lì la sua vita è cambiata per sempre. Fu lì che George Michael incontrò una persona veramente meravigliosa, Anselmo Feleppa. Fin dal primo istante si sono piaciuti, e dopo la tournée Yog volò a Los Angeles, ed Anselmo andò con lui. Poi, in un viaggio di ritorno in Inghilterra, Yog mi guardò abbattuto e pianse in modo isterico. Mi alzai di scatto e lo abbracciai. George mi disse: ‘Anselmo ha l’AIDS’. Non sapeva cosa fare. Come potrebbe l’amore della sua vita morire così, pensai? Gli chiesi invece come si sentisse lui e se avesse contratto quella terribile malattia. Mi rispose di no. Yog mantenne questo segreto per quasi 6 mesi, dietro insistente richiesta dello stesso Felappa. Ed il periodo successivo fu molto difficile. Io ero così preoccupato per Yog. Il pensiero che potesse avere l’HIV non ha mai lasciato la mia mente. Nel 1993, Anselmo tornò in Brasile per vedere la sua famiglia. Io ero con Yog a Los Angeles. Poi un paio di giorni più tardi Lucia, una amica di Anselmo, telefonò per dire che Felappa era stato ricoverato in ospedale in gravi condizioni. Yog voleva raggiungerlo subito, ma decidemmo di attendere qualche altro giorno. Ma lo stesso Anselmo chiamò, e Yog rispose al chiuso della sua stanza. Quando uscì, sembrava sconvolto”.

Un grande amore

“Anselmo era ben lontano dal migliorare, ma avevamo sempre pensato che si sarebbe potuto riprendere e che sarebbe stato abbastanza bene per tornare a casa a Los Angeles. Pochi giorni più tardi, quando Lucia chiamò di nuovo, fui io a rispondere al telefono a casa di Yog, e tutto quello che potevo sentire era un pianto ininterrotto. In quel momento capii tutto, anche se non mi fu detto niente. Anselmo era morto, la causa del decesso fu una emorragia cerebrale. Yog – urlai – e lui accorse subito. Quando vide la mia faccia crollò. Il giorno dopo la scomparsa di Anselmo, mia moglie Jackie mi disse di essere incinta. Non potevo credere a questo, si trattava di un segno: per una vita andata, un’altra che veniva. Nove mesi dopo nacque Harrison Anselmo Georgiou, così chiamato in onore di una delle persone più belle che si possa desiderare di incontrare, e naturalmente Yog gli fece da padrino. Anselmo fu seppellito entro 24 ore dalla sua morte. George, io ed altri amici volammo da lui a Rio de Janeiro. I genitori di Anselmo vivevano in un paesino di montagna, non avevano mai sentito parlare di chi fosse George Michael, ed ora quella superstar di fama mondiale era seduto in casa loro, a piangere per il loro figlio”. George Michael, che è sempre stato di animo generoso tanto da compiere gesti di beneficenza anche eclatanti, è morto il giorno di Natale a 53 anni, ecco gli ultimi mesi della sua vita

S.L.

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