Offre il pranzo di Natale a 23 poveri, ma ad una condizione…

Lo staff del ristorante (Websource/archivio)

Un’iniziativa apparentemente lodevole sta invece scatenando un mare di polemiche. Il protagonista della vicenda è Marco Moriconi, un ristoratore di Punta Marina (Ravenna) che per il giorno di Natale ha deciso di offrire il pranzo ad alcune persone indigenti. Il problema nasce nel momento in cui il ristoratore ha posto alcune condizioni in merito a chi poteva usufruire della sua lodevole offerta. Lui stesso spiega la vicenda: “Ne ho parlato una sera con alcuni amici che erano a cena nel mio locale. Abbiamo pensato di rivolgerci a un’associazione caritatevole ed ecco che è partita l’organizzazione. Ho chiesto, però, che mi mandassero famiglie italiane – aggiunge – ben sapendo che qualcuno avrebbe anche potuto darmi del razzista. Non lo sono per niente e so benissimo cosa significa aiutare il prossimo. C’è un dato: la crisi sta producendo effetti devastanti sugli italiani delle classi più basse e della ex classe media, che non hanno strumenti a cui appellarsi per un aiuto. Non saranno mai primi nelle graduatorie delle case popolari, non hanno diarie giornaliere. Tutte queste persone non hanno diritto a un aiuto? Io ho trascorso l’infanzia in collegio – aggiunge Moriconi –, ho conosciuto la solitudine, la sofferenza e la povertà. Oggi, che vivo certamente meglio di allora, voglio aiutare gli italiani che conoscono ora la stessa disperazione. Il razzismo è un’altra cosa: ci sono tanti italiani che soffrono e non sanno come fare. E’ un fenomeno sociale”.

E dopo le polemiche c’è spazio anche per la commozione: “I miei camerieri, oltre agli ospiti, sono quelli che più si sono commossi. Di solito non vedono persone che si emozionano perché gli servono un primo o un dolce. I miei ragazzi sapevano di aver fatto una grande cosa. Questi italiani, oggi indigenti, hanno pagato le tasse, contratto mutui e fatto girare l’economia di questo Paese, il loro Paese. Chi se ne prende cura oggi? Parlare di razzismo significa nascondere una drammatica realtà”.

F.B.