
Una coppia brasiliana che non può avere bambini ha rapito una donna incinta e le ha letteralmente strappato il feto dal grembo. Thaina da Silva Pinto, 21 anni, e suo marito Fabio Luiz Lima, avrebbero attirato a casa loro la ventiduenne Rayanni Christini Costa, promettendole di donarle dei vestiti per il nascituro. La polizia brasiliana crede che il loro piano fosse di asportare il bimbo di sette mesi dal grembo materno e di sbarazzarsi della donna, ma durante la folle procedura è morto anche il bambino. Gli investigatori hanno trovato ieri nel giardino della casa della coppia di Rio de Janeiro i corpi carbonizzati che si presume essere della giovane Rayanni, scomparsa due settimane fa, e del bimbo che aspettava. La Pinto, sposata con Lima per da tre anni, era riuscita nell’intento di convincere parenti e amici di essere incinta, postando foto sui social network in cui mostrava la sua pancia allargata. In uno di questi post, nel quale si vedevano vestiti per bambini, aveva scritto: “Arriva presto, mia principessa!”.
Tutta una farsa
Ma in realtà la donna, che stando a quanto riportato dagli amici avrebbe sempre desiderato di diventare madre, era stata informata dai medici che non avrebbe potuto avere figli per colpa di alcune cisti nelle sue ovaie. Proseguendo con le indagini, i poliziotti hanno scoperto che la coppia aveva preso contatti con diverse giovani madri in stato di povertà tramite dei gruppi WhatsApp nati per donare vestiti e beni di prima necessità per i neonati. Con il falso nome di Lidia, la donna avrebbe affermato in queste chat di essere madre di una figlia, di frequentare regolarmente la chiesa e di avere dei vestiti ed un passeggino da donare. Prima di Rayanni era stata in contatto con altre donne, salvo cancellare gli appuntamenti dopo aver scoperto che queste non si sarebbero presentate da sole ma accompagnate da amici. La sfortunata Rayanni invece si è recata con nessuno al suo fianco nell’abitazione dei due diabolici sposi lo scorso 13 dicembre, lasciando l’altro figlio di tre anni all’asilo nido. Partita da Bangu, Thaina alla stazione di Rio Pinto è riuscita a convince la vittima a seguirla a casa sua, dove il marito Lima era in attesa di mettere in atto l’assurdo piano.
Senza pietà
Secondo la ricostruzione dei fatti ad opera delle forze dell’ordine, la coppia subito dopo aver tagliato il ventre di Rayanni si sarebbe accorta che il feto era di 7 mesi e non di 8 e mezzo come la giovane madre aveva raccontato loro. Elen Souto, capo del dipartimento persone scomparse di Rio, ha rivelato che nella casa dei due coniugi sono stati ritrovati un coltello e diverse pozze di sangue in varie stanze: “Crediamo che abbiano cercato di forzare il parto di Rayanni e, in questo modo, hanno causato la morte del bambino. Di conseguenza hanno ucciso anche la madre”. La poliziotta ha rivelato che gli investigatori sono rimasti scioccati dalla spietatezza con cui la coppia ha agito: “Sono freddi, calcolatori e non hanno mostrato alcun rimorso. Pinto non ha ceduto per 20 ore, continuando a sostenere di essere incinta. Sembra abbia dei problemi psicologici, avendo anche ingannato amici e parenti. Ci sono le foto sui social network in cui appare con la pancia gonfia. Ancora non sappiamo se abbia preso qualcosa per farla diventare così o se si tratta di una gravidanza isterica, cosa possibile avendo sua madre avuto questi sintomi in passato”. La coppia è stata arrestata con l’accusa di duplice omicidio e occultamento di cadaveri.
S.L.






