
La principessa Leila, l’attrice di Star Wars, è stata solo l’ultima vittima di un 2016 nero per le star, italiane e internazionali. La morte ha colpito indifferentemente tutti i campi, dal cinema alla musica, dai Premi Nobel ai politici. George Michael era stato il penultimo, forse uno dei più grandi cantanti della storia. Ma prima di lui c’era stata un’altra star mondiale come Prince e un’altra leggenda come David Bowie. E ancora Leonard Cohen, Glenn Frey degli Eagles, due dei tre componenti degli Emerson, Lake & Palmer, Michael Cimino, Umberto Eco, Anna Marchesini, Bud Spencer, Paolo Poli o il fenomenale Gene Wilder. Cos’è successo dunque nel 2016? Perché questa ecatombe di star?
Potremmo trovare una una ragione scientifica per spiegare il perchè di tutte queste celebrità che se ne sono andate in questo 2016 e in generale negli ultimi anni. Come prima cosa possiamo dire che oggi le star sono più numerose, giocoforza, di qualche anno fa. Fino agli Anni ’60, queste, erano relegate al cinema e la loro fama non iniziava a 20 anni. Oggi le rockstar hanno carriere lunghe e più ricche. E, di contro, tante di queste persone sono arrivate ad avere una certa età. La generazione nata tra il 1946 e il 1964, quella con più nascite e dunque più talenti, ha ormai tra i 50 e i 70 anni. E le probabilità di mancare attorno a quest’età sono chiaramente maggiori. La fascia di età tra i 65 e 69 anni, infatti, è quella in cui la mortalità fa un balzo in avanti (10,2 persone ogni 1000, nella fascia 60-64 siamo a 6,4 persone). E poi possiamo metterci dentro anche lo zampino di Internet, che non manca di ricordare qualsiasi persona celebre della terra, che inevitabilmente ci sembrano poi essere tantissime visto che queste muoiono anche oltre i 75 anni, ma di solito sono lontani dalle scene da anni e in pochi si ricordano di loro.
M.O.