
Sono tutti minori e provengono tutti dalla cosiddetta “giungla” di Calais, recentemente sgomberata: hanno fatto causa al Ministero dell’Interno britannico. Ritengono infatti, secondo quanto riportano i quotidiani britannici, che il Governo di Oltremanica abbia gestito in maniera scorretta le loro richieste d’asilo. Questi si era impegnato ad accogliere i minori accompagnati particolarmente vulnerabili, ma poi in pratica non era riuscito a dare seguito a quanto promesso e non ha fornito documentazione scritta appropriata per la decisione di respingere le richieste d’asilo. La questione legale è portata avanti da un team di avvocati, uno dei quali, Toufique Hossein, ha spiegato che le responsabilità di quanto accaduto sono in egual modo del governo britannico e di quello francese. “E’ stato vergognoso, non ci sono altre definizioni possibili”, sono le dure parole utilizzate dal legale. Qualche settimana fa, era arrivata la notizia che centinaia di bambini migranti hanno visto rigettare la loro richiesta. Non è la prima volta che le organizzazioni umanitarie assumono iniziative legali, ma la vera novità è che per la prima volta i minori denunciano in maniera individuale il governo di Londra. Secondo quanto riferisce ‘The Indipendent’, sono 36 in tutto i bambini denuncianti, 28 dei quali si sono già visti respingere la richiesta di asilo politico, mentre in otto sono ancora in attesa di una decisione. Molti dei bambini che hanno presentato l’inedito ricorso hanno intorno ai 13 anni.
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GM