La “donna” del parroco accusa: “Lo facevamo ovunque”

Don Andrea Contin (foto dal web)

Si allarga l’inchiesta che riguarda il parrocco di San Lazzaro, don Andrea Contin, 48 anni, originario di Busiago, frazione di Campo San Martino, indagato per violenza privata e favoreggiamento della prostituzione. L’indagine è stata avviata dal pubblico ministero Roberto Piccione, dopo la denuncia di una donna, di nazionalità romena, che aveva spiegato di essera da circa due anni l’amante del parroco. La donna aveva poi denunciato di essere stata offerta ad altri uomini in cambio di denaro.

Una settimana fa, era scattato il blitz dei carabinieri all’interno della canonica: in una stanza, la scoperta di giochi erotici vari. I militari dell’Arma hanno pure sequestrato alcuni file pornografici. Aveva spiegato il legale di don Andrea Contin: “Attendiamo di capire che cosa è successo e che cosa viene contestato con precisione al mio assistito, poi chiariremo tutto”. In questi giorni, gli investigatori dell’Arma hanno setacciato in lungo e in largo la Rete e hanno scoperto che il parroco “offriva” le sue donne attraverso siti di annunci sexy, come se potesse disporre di un vero e proprio catalogo. In altre occasioni, riusciva a persuaderle a pubblicare personalmente gli annunci, con tanto di foto spinte e numero di cellulare.

Nelle scorse ore, una delle “perpetue” di don Andrea Contin ha raccontato la sua vicenda al ‘Mattino di Padova’: “Avevo una vita normale. Ero serena e non cercavo uomini. Ho un figlio, un lavoro. È stato lui a pressarmi. A starmi addosso. A inviarmi valanghe di messaggi. A farmi una marea di telefonate. Io non ci pensavo davvero. Facevo volontariato, ero impegnata in parrocchia e non solo. Ripeto, avevo un’esistenza serena e non stavo cercando uomini o relazioni. È stato lui pressante fin da subito. Era molto dimagrito ed effettivamente appariva provato. Mi diceva che stava male. Che era in crisi. Che piangeva spesso anche per strada. Faceva un po’ la vittima”.

Poi la donna cede alle lusinghe del sacerdote: “Ero con lui in canonica, stavamo nello studio. Mi chiamava spesso diceva che aveva sempre bisogno di me, che non poteva farne a meno. Dopo un po’ si è avvicinato e mi ha baciato. Tutto è cominciato lì”. Infine sugli incontri: “Avveniva in canonica e in diverse case … ma non dico di più perché ci sono accertamenti. Quando? A tutte le ore: di mattina, di pomeriggio, a notte fonda. Sempre”.

 

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GM