L’annuncio razzista costa caro a un agente immobiliare

(foto da Twitter)

Bufera a Parigi per un annuncio di casa in affitto “non disponibile per i neri”. In pratica, in un’agenzia immobiliare di Levallois-Perret, nella periferia nordoccidentale della capitale francese, è stato appunto esposto un annuncio per l’affitto di un trilocale “riservato ai francesi e indisponibile per i neri”. Il cartello ricorda quelli che negli anni Cinquanta venivano affissi nel Nord Italia: “Non si affitta a meridionali”. Sono poi tanti gli studenti universitari che raccontano di essersi spesso imbattuti in proprietari di immobili che preferivano affittare a studentesse o al limite “a giovani del posto”. L’indignazione è però montata sul web e a novembre è arrivato un primo tweet di denuncia. L’agenzia ha poi ritirato l’annuncio, quando questo è finito sui quotidiani nazionali e il responsabile Laurent Balestra, “sotto choc”, ha comunicato che l’impiegato che ha commesso la gaffe razzista, non verificando il contenuto dell’annuncio, è stato licenziato dall’immobiliare su due piedi.

Un episodio simile era accaduto in estate al Pincio, a Potenza Picena, in provincia di Macerata: “Affittasi camera ammobiliata, no stranieri, no omosessuali”, era il contenuto del messaggio lasciato affisso a un palo da un uomo del posto che cercava un coinquilino con cui dividere l’appartamento. La rete Chegender, tramite un post sulla pagina Facebook, aveva denunciato: “Accade a Potenza Picena, grazioso borgo maceratese pieno di storia e con quel piccolo di omofobia che fa già Medioevo. A noi ricorda tanti cartelli che vorremmo dimenticare, e a voi?”. L’uomo si era difeso dalle accuse e a chi gli aveva chiesto il perché di quel cartello e di quelle “restrizioni” aveva spiegato di aver avuto problemi personali. Inutile dire che anche in quel caso l’episodio aveva alimentato il dibattito in Rete.

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GIUSEPPE GABRIELE MASTROLEO