Arriva il bonus gravidanza: ecco come dovrebbe funzionare

(websource/archivio)

Tra le “misure discrezionali” della nuova legge di stabilità, licenziata dal Parlamento, c’è l’introduzione di un nuovo contributo di 800 euro per le future mamme già durante la gravidanza. Il cosiddetto ‘bonus gravidanza’, denominato ‘Mamma domani’, è uno degli incentivi voluti dal ministro Beatrice Lorenzin e lanciati ormai un anno e mezzo fa. Il bonus sarà riconosciuto in un’unica soluzione, alle future mamme al compimento del settimo mese di gravidanza. In attesa dei decreti attuativi che disciplinino i requisiti e le modalità di presentazione delle domande,  vi sono delle indicazioni generali, descritte dal portale laleggepertutti.it, che spiega come l’assegno sia finalizzato a sostenere i costi delle visite mediche e le spese necessarie per il mantenimento del neonato.

Le modalità di invio della domanda devono essere ancora comunicate dettagliatamente dall’Inps, ma sembra essere chiaro – almeno in linea generale – che non sono previsti limiti di reddito per cui tutte le donne incinte dal settimo mese di gravidanza nel 2017 potranno accedere al beneficio. Molte disposizioni generali, inoltre, dovrebbero ricalcare i bonus bebè e voucher asilo nido, ragione per la quale la domanda dovrà essere presentata all’Inps tramite modalità telematica, autonomamente tramite accesso all’area riservata con il pin Inps o tramite l’aiuto di un intermediario abilitato o CAF.

Confermati anche il bonus bebè e il voucher babysitting o asilo nido: il primo consiste in un assegno mensile erogato a favore di genitori con un figlio minore di 3 anni. Il bonus è di importo pari a: 80 euro al mese, per ogni figlio minore di 3 anni, se l’Isee del nucleo familiare non supera 25000 euro; 160 euro al mese, per ogni figlio minore di 3 anni, se l’Isee del nucleo familiare non supera 7000 euro. Nei mesi scorsi, è stato anche oggetto di polemiche per varie ragioni. Il bonus nido è invece “un contributo per il pagamento delle rette dei nidi pubblici e privati – come ricordato dal ministro Costa – fino a un massimo di 1.000 euro annui che, anche in questo caso, sarà versato dall’Inps”. Questa iniziativa riguarderà tutte le famiglie senza limiti di reddito ed è riferita “all’intera durata massima di tre anni di frequenza del nido”.

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GM