”Niente lavoro, faccio la cavia umana: ecco quanto guadagno”

Studiare e laurearsi? Sì, ma potrebbe non bastare. Sempre più giovani stanno snobbando questa strada per percorrerne un’altra, parecchio remunerativa, ma alquanto bizzarra e rischiosa: fare la cavia umana. La maggior parte di questi sono maschi giovani tra i 19 e i 34 anni. ”Quando capisci che la laurea non serve le tenti tutte per arrivare a fine mese”, dice Fabio, 30enne romano. Il ragazzo, infatti, per sbarcare il lunario, ha deciso di mettersi al servizio della ricerca, mettendo a disposizione il suo corpo per testare medicinali in via di sperimentazione. ”Sui siti web dei centri di sperimentazione viene pubblicato un bando – spiega lui -. Via mail si lasciano i propri dati e si risponde a una specie di questionario, poi si viene ricontattati via Whatsapp o sms per uno screening in cui valutano il profilo fisico e mentale”. E il gioco è fatto. In soli tre giorni, come ha raccontato Fabio, si riesce a guadagnare anche 800 euro. Certo, non sempre è così facile. Lo scorso anno, durante la sperimentazione di un analgesico, una cavia morì e altre sei riportarono gravi sintomi. I rischi effettivamente ci sono. La maggior parte delle volte gli effetti collaterali si fermano a mal di testa e nausea, ma a volte portano a danni permanenti.  In Italia i centri di sperimentazione ci sono dappertutto, da Verona a Catania, Cagliari, Pisa, Milano, Varese, e la ”paga” per le cavie umane può variare, da 600 fino a 3mila euro. Esistono però anche dei limiti, visto che non ci si può sottoporre ai test più di due volte l’anno, ad esempio.

M.O.