
Il gup di Milano Carlo Ottone Demarchi ha rinviato a giudizio Silvio Berlusconi per il cosiddetto Ruby ter. Il leader di Forza Italia è accusato di corruzione giudiziaria: secondo le ipotesi dei pm Tiziana Siciliano e Luca Gaglio, avrebbe stipendiato per mesi 22 ospiti delle ormai note cene di Arcore, al fine di farle testimoniare il falso nei processi Ruby, negando incontri sessuali con l’ex presidente del Consiglio. L’accusa avrebbe ricostruito i passaggi in denaro tra Berlusconi e le cosiddette ‘olgettine’ e ritiene che l’ex Cav abbia sborsato quasi dieci milioni di euro a tutte le ospiti delle “cene eleganti”.
Di questa cifra, ben sette milioni di euro sarebbero arrivati nelle tasche di Karima El Mahroug, la giovane nota come ‘Ruby Rubacuori’, dal cui fermo di polizia partì di fatto l’inchiesta sulle presunte feste a luci rosse ad Arcore. Nonostante questi flussi di denaro, di recente, si è parlato a lungo della condizione economica precaria in cui verserebbe la giovane. Il processo inizierà il prossimo 5 aprile. Nei giorni scorsi, intanto, Berlusconi è stato nuovamente iscritto nel registro degli indagati della Procura di Milano.
Ancora una volta l’accusa è di corruzione in atti giudiziari e riguarda alcune consegne di denaro in contanti, attraverso il ragioniere Giuseppe Spinelli, avvenute fino a pochi mesi fa. Ad anticipare la notizia della nuova iscrizione, legata a uno dei filoni del cosiddetto ‘Ruby ter’, è stato il sito de ‘la Repubblica’. Successivamente la notizia è stata confermata negli ambienti giudiziari milanesi: pare che la presunta corruzione riguardi 4 ragazze, vale a dire Elisa Toti, Aris Espinosa, Miriam Loddo e Giovanna Rigato.
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GM