Orrore in India, bambina uccisa dai suoi parenti come sacrificio umano

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Una bambina di 10 anni è stata uccisa come sacrificio umano durante un rito di magia nera con l’obiettivo di curare un lontano zio paralizzato.

Sono state arrestate quattro persone, compreso lo zio della vittima, scrive The Hindu.

L’assassinio è avvenuto in un villaggio remoto vicino alla città di Magadi, in India, dove Mohammed Wasil, sconvolto dall’improvvisa paralisi che aveva affetto suo fratello Rafiq, si è rivolto a Naseema Taj, famosa nella zona per la pratica di magia nera.

“Lei ha affermato che Rafiq era stato impossessato dagli spiriti del male e che, per curarlo, bisognava sacrificare un minore entro 40 giorni” ha dichiarato la polizia. La presunta “maga” avrebbe affermato che questo sarebbe stato l’unico modo per sciogliere la magia nera che affliggeva il parente.

Seguendo il consiglio, Wasil ha scattato una foto della bimba e l’ha inviata alla “strega” per l’approvazione. Dopodiché hanno rapito e ucciso la bambina.

Il crimine è stato scoperto dopo che alcuni residenti della zona hanno trovato il corpo della vittima in un sacco. Sono stati trovati inoltre materiali probabilmente utilizzati per il rituale di magia nera.

Gli accusati principali dell’omicidio hanno aiutato la famiglia della vittima nella ricerca della bambina. Mohammed Wasil ha anche accompagnato la famiglia in caserma per denunciare la scomparsa, afferma la polizia.

Nel frattempo, la notizia del sacrificio si diffondeva e i responsabili hanno rischiato il linciaggio. Una folla si è infatti raccolta fuori dall’abitazione di Mohammed Wasil lanciando pietre; la polizia ha dovuto usare la forza per disperdere il raduno.

Lavinia C.