
La rassegnazione di un uomo, la magia della musica, la sua rassicurante pipa e la devastazione della guerra in Siria. E’ diventata virale la foto de “l’uomo di Aleppo”. Mohammed Mohiedin Anis siede con le gambe incrociate a bordo del letto, tra macerie e polvere, mentre ascolta la musica proveniente dal suo giradischi. Questa la foto simbolo di una guerra che sta per entrare nel suo settimo anno, e ancora molto lontana dalla fine. Al contrario di altre foto, qui non c’è sangue, non è una scena di guerra, ma la sua non-violenza ci si infila nello stomaco, colpendoci nel profondo. “Un momento di tranquillità in mezzo all’inferno in terra”, commenta un utente su Instagram, dove AFP ha pubblicato la foto. L’uomo di Aleppo ha 70 anni, parla 5 lingue, è laureato in medicina e ha passato un periodo in Italia a capo di un’azienda che produce rossetti, racconta il fotografo che ha colto il commovente momento, Joseph Eid. Anis è rimasto solo nella sua casa in Siria dopo che sua moglie e i suoi 8 figli sono fuggiti a causa dei bombardamenti. “E’ molto attaccato al passato e alle cose che ha sempre amato e tenuto con cura, senza queste perderebbe la sua identità”, ha dichiarato Eid alla stampa inglese. “Questo è il motivo per cui insiste a rimanere e a riprendersi indietro la sua vita”. Per qualche settimana, Anis ha lasciato la sua casa di Aleppo perché sarebbe stato troppo pericoloso rimanere. Quando è tornato, era tutto distrutto. Ma lui ha deciso di rimanere, dormendo sul suo letto rotto, nella sua camera rovinata, nella sua casa distrutta, nella sua città devastata, nel suo Paese fratturato. Sul perchè la sua foto sia stata condivisa così tanto, il fotografo ha risposto: “Le persone sono stufe della violenza”. Ed è così. I nostri occhi sono stanchi e intorpiditi a causa di tutto il sangue che hanno visto e preferiscono voltare lo sguardo da un’altra parte. Questa foto, però, “tocca l’anima dell’essere umano”.
Lavinia C.