Emanuele, i due assassini avrebbero agito sotto l’effetto di droghe

Mario Castagnacci, di 27 anni, e Paolo Palmisani, 20 anni (Facebook)

Mario Castagnacci e Paolo Palmisani sono i due presunti assassini che avrebbero massacrato di botte fino ad ucciderlo Emanuele Morganti, 20 anni. I due, che si trovano attualmente nel carcere di Regina Coeli, secondo una prima ipotesi investigativa potrebbero aver agito in quel modo anche sulla spinta di un mix di alcol e droghe assunte pochi minuti prima del fattaccio. Il Procuratore Capo di Frosinone Giuseppe De Falco nel corso di una conferenza stampa nel Comando provinciale dei Carabinieri ha spiegato: “La vicenda è di una gravità spaventosa perchè per motivi banali, una lite di una bevanda, si è arrivati alla morte di un ragazzo innocente e perbene. Tutto nato da un diverbio in discoteca non con un ragazzo albanese”.

Il procuratore ha poi parlato dei due arrestati e del loro poco limpido passato: “Le due persone fermate gravitano in ambienti delinquenziali, e non escludiamo che abbiano inteso affermare una propria capacità di controllo del territorio. Nonostante indizi concreti sui due fermati, c’è ancora molto da investigare -ha aggiunto il Procuratore- abbiamo sentito una decina di persone e le versioni sono contrastanti, stiamo ricostruendo tutto per capire chi è stato coinvolto nelle aggressioni”.

Oggi ha parlato anche lo zio di Paolo Palmisani, uno dei due fermati: “È assurdo, non riesco ancora a crederci – spiega -. Mi chiedo, se è vero quello che raccontano, come abbia fatto tutta quella gente a restare ferma senza intervenire. Siamo distrutti”.

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F.B.